Pianificazione territoriale
L’architetto/a paesaggista accompagna diversi processi di pianificazione informali orientati al consenso, come ad esempio i progetti che sfociano in una strategia, un piano o uno studio di fattibilità. A tale scopo, può contare su strumenti di pianificazione differenti come i piani di sviluppo urbano, degli spazi liberi, del paesaggio o del territorio, la cui elaborazione è propedeutica alla preparazione degli strumenti formali della pianificazione direttrice e di utilizzazione. Con il suo contributo specialistico, l’architetto/a paesaggista fa sì che le richieste in termini dipaesaggio, spazi liberi e svago siano integrate negli strumenti giuridicamente vincolanti.Landschaft, Freiraum und Erholung Eingang in die rechtsverbindlichen Instrumente finden.
In qualità di persona responsabile della direzione generale delle attività di pianificazione o di persona esperta qualificata operante in team interdisciplinari, l’architetto/a paesaggista riveste un ruolo centrale nella concezione dei compiti di pianificazione e nell’elaborazione e formulazione di un approccio risolutivo. L’architetto/a paesaggista guida o assiste gli specialisti coinvolti nel progetto di pianificazione, funge da contatto con il o la committente e promuove uno sviluppo del paesaggio integrale e di qualità che tenga conto anche dello sviluppo urbano.
Pianificazione ambientale
L’esame dell’impatto sull’ambiente permette di verificare, nell’ambito di una procedura di autorizzazione, se un progetto edile è conforme alle normative in materia di protezione dell’ambiente. L’accompagnamento ambientale dei lavori segue e monitora gli aspetti legati all’ambiente sul cantiere e assiste i committenti nella realizzazione del progetto edile conforme al diritto. Sia in corso di valutazione che in fase di realizzazione di progetti di edilizia di grandi dimensioni, l’architetto/a paesaggista riveste un ruolo importante: prende in carico mandati di prestazioni globali o funge da perito tecnico in singoli ambiti legati all’ambiente, in particolare per quanto riguarda la protezione del paesaggio e della natura. Si assicura inoltre che si tenga conto anche degli aspetti architettonici e che questi vengano messi in relazione con le altre esigenze di carattere ambientale.
Il piano d’inserimento paesaggistico (LBP) è un ulteriore strumento di supporto all’attività di architetto paesaggista: esso è parte integrante della concezione di un progetto edile, ad esempio per progetti di escavazione e ricoltivazione o in caso di integrazione di infrastrutture di trasporto e impianti energetici nel paesaggio. I piani d’inserimento paesaggistico trovano applicazione anche nell’ambito dello sviluppo dell’urbanizzazione.
Progettazione
In veste di responsabile generale o responsabile in team interdisciplinari con compiti di progettazione, l’architetto/a paesaggista progetta spazi liberi e impianti di vario genere, dai giardini agli impianti sportivi e per il tempo libero. Dirige tutti gli specialisti e le specialiste coinvolti nelle fasi di progettazione e realizzazione. La direzione generale di un mandato comprende nello specifico la consulenza alla o al committente per quanto riguarda l’organizzazione del processo di pianificazione e del relativo team, nonché il coordinamento delle prestazioni di tutte le figure professionali coinvolte, quali le progettiste e progettisti specializzati, le specialiste e gli specialisti, gli imprenditori e le imprenditrici.
Dopo aver analizzato diverse possibili soluzioni, l’architetto/a paesaggista elabora un piano, per poi perfezionarlo insieme alla/al committente, alle/ai partner e alle/agli specialisti coinvolti, fino al progetto di costruzione finale.
Nelle ulteriori fasi di pianificazione, l’architetto/a paesaggista concretizza i suoi progetti. In particolare deve verificare che la soluzione adottata sia in linea con gli obiettivi prefissati dal punto di vista dei costi e della qualità della progettazione e di utilizzo, che le opere di piantumazione generino gli spazi e gli effetti auspicati e che si promuovano le qualità ecologiche. L’architetto/a paesaggista stima i costi della realizzazione dell’opera in collaborazione con le architette e gli architetti, le progettiste e i progettisti specializzati coinvolti nel progetto. Si incarica della gestione dei costi e, nell’ambito della gara d’appalto, descrive dettagliatamente le prestazioni edili necessarie, in collaborazione con le progettiste e i progettisti specializzati, le specialiste e gli specialisti, le imprenditrici e gli imprenditori. Richiede le offerte e consiglia il o la committente al momento dell’aggiudicazione delle prestazioni edili.
Sul cantiere, l’architetto/a paesaggista dirige e supervisiona la realizzazione del progetto in conformità alla documentazione relativa ai lavori d’esecuzione, ai contratti di costruzione e alle regole riconosciute dell’arte edilizia nonché alle normative e alle leggi in vigore, rispettando inoltre le direttive del/della committente in termini di qualità, tempistiche e costi. Conduce e coordina la messa in esercizio e la consegna dell’opera, così come la gestione dei diritti di garanzia.
Gestione e cura
Data la dinamica della vegetazione, la gestione e la cura assumono un ruolo fondamentale. Per controllarne lo sviluppo, l’architetto/a paesaggista elabora piani di cura finalizzati a preservare l’efficienza funzionale e il valore di un impianto e a garantire l’evoluzione prevista, in particolare della vegetazione.
Nel piano di cura rientra l’allestimento della gestione della qualità per la fase operativa in collaborazione con il/la committente, le/gli specialisti e il personale operativo. Gli obiettivi di sviluppo stabiliti vengono verificati con cadenza periodica. Per garantire l’attuazione a regola d’arte degli obiettivi di cura prefissati, l’architetto/a paesaggista elabora appositi piani di cura e manutenzione.
Tutela dei giardini storici
La tutela dei giardini storici rappresenta un importante ramo specifico dell’architettura del paesaggio che sta acquistando sempre più valore. Compito dell’architetto/a paesaggista è preservare giardini e parchi degni di protezione di qualunque epoca, conservarne le particolarità e specificità costruttive e trasmetterne le testimonianze nel modo più fedele possibile alle generazioni future. Gli ambiti di lavoro della tutela dei giardini storici sono molteplici e comprendono l’attuazione di misure per la protezione, la cura e lo sviluppo di questi beni preziosi, che richiedono costantemente nuove soluzioni su misura per ogni singolo giardino. Gli strumenti dell’architetto/a paesaggista sono perizie con testi e/o immagini, piani di cura e sviluppo, e la pianificazione e direzione di progetti di restauro.
L’analisi e la presa in carico dei giardini e dei parchi storici richiedono all’architetto/a paesaggista conoscenze particolari non solo per quanto riguarda la storia della cultura dei giardini di un Paese, ma anche in termini di conservazione del patrimonio, strategie e metodi di manutenzione e ripristino.